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ダンテさんへ謡曲を紹介 ② (謡曲は古文の集大成!)          Presentazione dello Yōkyoku per il signor Dante No2: Yōkyoku come “letteratura classica giapponese completa”

さて、先月の能の紹介記事に引き続き、今月はダンテさんに能の脚本部分である謡曲(ようきょく)をご説明しましょう。なお、「謡曲」という言葉には能の声楽部分にあたる、いわゆる謡(うたい)も含まれますが、ここでは文章としての面をご紹介します。

謡本(うたいぼん)

Signor Dante, dopo l’articolo di gennaio che introduce il teatro , questo mese Le presenterei lo yōkyoku, il copione del . Il termine “yōkyoku” include anche la parte di musica del , ma qui racconterò l’aspetto scritto.

<目次>
■ 謡曲は古文の集大成!
■ 日本古典の文法と修辞
■ こぼれ話
■ 参考文献

■ 謡曲は古文の集大成!

先月お話ししたとおり、謡曲を紹介したいと思った理由は、能とオペラに共通点が多くてダンテさんにも興味を持ってもらえるかなと思ったからです。でも実はもう一つあって、謡曲は日本古典文学の集大成ともいえるものなので、文学や修辞学をきわめて『神曲』を書いたダンテさんにはきっとその素晴らしさを理解してもらえるはず、と期待したこともあるのです。

詳しくお話ししましょう。
謡曲は、シテやワキの台詞と、地謡がうたう地の文とで構成されます(シテ、ワキ、地謡などの役割については、先月の記事をご参照ください)。それらの文章は、能以前の古典文学を引用し、枕詞まくらことば掛詞かけことばなどの古文修辞を駆使した文体になっています。
つまり、謡曲は日本古典文学をすべて踏まえた上で理解すべきものであり、演劇としての能が総合芸術であるなら、謡曲は総合古文ということができるのです。

私がこのことを知ったのは、高校のときの国語の授業。古文の教科書の最後の方に載っていた謡曲を勉強した時です。古典文法からはじまって、それまでに習った詩歌、物語、随筆などの知識を総動員して謡曲を理解するよう教わりました。
「いろいろ古文を勉強してきたのが謡曲を理解するためやったっち、気がつかんやったわぁ」(←大分弁、私は別府出身)と感激した高校生の私でした。現在では謡曲を教材に取りあげている高校教科書は一社しかないとのことで、残念に思います。

謡本を開いてみると・・・

■ Yōkyoku come “letteratura classica giapponese completa”

Come ho detto il mese scorso, la ragione per cui Le vorrei introdurre lo yōkyoku è perché il e l’opera lirica hanno in comune così tanto, che penso che lo yōkyoku possa interessarLe. A dire la verità, però, c’è un altro motivo: credo che Lei possa apprezzare la sua bellezza perché scrisse la “Divina Commedia” con una grande conoscenza letteraria e retorica, e ritengo che lo yōkyoku sia altrettanto un esempio di raccolta di letteratura classica giapponese.

Le ne parlo meglio.
Lo yōkyoku consiste nei dialoghi dello Shite e Waki e nelle didascalie dei canti dei Jiutai (sui loro ruoli veda l’articolo di gennaio). In questi scritti, sono citate molte arti letterarie classiche precedenti, e sono pieni di forme di retorica antiche come makura-kotoba, kake-kotoba, ecc. (descritte in seguito).
In altre parole, potremmo godere lo yōkyoku solo dopo aver saputo bene le letterature classiche giapponesi. Lo yōkyoku, per così dire, può essere definito una letteratura classica “completa” allo stesso modo in cui il è un’arte completa.

L’ho notato durante una lezione giapponese al liceo, quando studiavo lo yōkyoku alla fine del libro di testo sulla lingua classica. Una maestra ci ha insegnato lo yōkyoku facendoci mobilitare tutte le nostre conoscenze di grammatica, poemi, romanzi, e saggi classici che avevamo appreso fino a quel momento.
Sono rimasta colpita “Non mi ero mai resa conto che tutto il tempo che avevo dedicato allo studio della letteratura classica fosse servito a capire lo yōkyoku!” (←in dialetto di Beppu: la città nell’isola di Kyushu, famosa per le terme, dove sono cresciuta). Purtroppo, mi dispiace che oggi esista solo un testo di scuola superiore con lo yōkyoku come materiale didattico.

■ 日本古典の文法と修辞

ここで、謡曲を読むにあたって必要な日本古典の文法と、豊かな表現を与える修辞について、いくつか簡単にご説明します。

1)動詞の活用

古典文学を読むためには、まず古語の動詞などの活用を覚えなければなりません。活用は、未然形・連用形・終止形・連体形・已然形・命令形の6種。「書く」という動詞を例にとると、語幹の「書」をのぞいた語尾を「か・き・く・く・け・け」のように変化させますが、学校では通常、これを口に出して暗記するよう指導されます。
そう、イタリア語の動詞は主語の人称と数によって6種に活用しますが、やはり ”sono, sei, è, siamo, siete, sono”(注:イタリア語のbe動詞の活用です)と発音しながら覚えさせられますよね。私が10年ほど前にイタリア語を勉強しはじめた時、「日本の古語活用に似てる!」(←現在は福岡在住なので、大分弁はぬけている)と感動したものです。日本語と同様、イタリア語では主語が省略できるし語順も比較的自由だし、少なくとも私にとって ”I am, you are, he/she is…” という英語よりも心地よく耳に響きました。

2)和歌の形式

和歌(古典短歌)は、音節の数が五・七・五・七・七である句を連ねて、あわせて三十一文字(みそひともじ)でつづるのが基本形式です。
一方、ダンテさんが『神曲』を書く際にお使いになった三韻句法は、「3行を一まとまりとして、行末の音節が ABA BCB CDC…VZV Zと次々に韻を踏んでいって鎖状に連なる…」という形式。まあ、和歌の方が詠みやすそうですね。

3)枕詞と掛詞

古文の修辞のなかから、枕詞と掛詞をとりあげて説明しましょう。
枕詞は、特定の言葉をひき起こすための修飾語で、特定の意味をもたないこともあります。たとえば、「あしひきの」は「山」などに、「ちはやぶる」は「神」などに、「ひさかたの」は「光」などにつきます。
掛詞は、その語の音声を利用して、一つの語に二つの意味を持たせる修辞法です。例えば、ある和歌の一句「はるばるきぬる」は「はるばる」と「きぬる」がそれぞれ掛詞になっていて、「はるばると遠くへ来た」と「布を張って張って着た」という二つの意味を表しています。

謡本は、今ではkindleで読むこともできます

■ Grammatica e retorica di letteratura classica giapponese

Adesso Le introduco un po’ di grammatica e alcune retoriche che rendono ricca l’espressione della letteratura classica giapponese per godere lo yōkyoku.

1) Coniugazione

In modo da leggere l’arte letteraria classica, è prima necessario imparare a coniugare i verbi, aggettivi, ecc. Nella lingua giapponese antica, esistono sei versioni di coniugazione: la forma imperfetta, continua, finale, attributiva, condizionale e imperativa. Nel caso del verbo “kaku (scrivere)”, per esempio, tranne la radice “ka” la finale cambia in “ka, ki, ku, ku, ke, ke”. Imparavamo a memoria queste coniugazioni ad alta voce.
Sì, è simile al metodo di studio della lingua italiana. Voi italiani memorizzate sei coniugazioni dei verbi secondo i sei pronomi per cui si ripete ad esempio “sono, sei, è, siamo, siete, sono”, vero? Quando ho cominciato a studiare l’italiano circa dieci anni fa, ero molto impressionata da questa similarità tra le lingue. Inoltre, sia in giapponese sia in italiano si può omettere il soggetto e l’ordine delle parole è piuttosto libero. Perciò, per me l’italiano aveva un suono più piacevole all’inglese “I am, you are, he/she is …”.

2) La forma del waka

Il waka, la poesia classica giapponese, aveva fondamentalmente 31 sillabe in totale incatenando frasi composte da 5, 7, 5, 7 e 7 sillabe.
Lei scrisse la “Divina Commedia”, invece, in terza rima schematizzata nel modo seguente: ABA BCB CDC… VZV Z. Umm, sembra che il waka sia più facile da comporre rispetto al poema in terza rima.

3) Makura-kotoba e kake-kotoba

Come ho detto prima, descriverei la makura-kotoba e kake-kotoba come esempi delle retoriche del giapponese classico.
La makura(cuscino)-kotoba(parola) è un aggettivo che evoca i termini specifici, e a volte non ha nessun significato di per sé. Ad esempio, la parola “ashihikino” è legata a “yama(montagna)”, “chihayaburu” a “kami(dio)”, ecc.
Mentre, la kake(moltiplicata)-kotoba è una parola che ha doppio senso sfruttando un’omonimia. Prendo la frase “harubaru kinuru” di un waka per esempio. Tutti e due le parole sono usate ciascuna come kake-kotoba: “harubaru” significa “da lontano” e “distendere un tessuto”, e “kinuru” significa “sono venuto” e “ho indossato qualcosa”, rispettivamente. Quindi, la frase “harubaru kinuru” esprime due situazioni, “Sono venuto qui da lontano.” e “Ho steso una stoffa e indossato un kimono.”

■ こぼれ話

いつも私の記事を紹介してくださっているLorisさんが、上に説明した掛詞を使って、現代日本語で素晴らしい短歌を作っていらっしゃいます。古文のテストで30点以下が赤点なのに7点だったというLorisさんが、試験の点数と短歌の音節数とを掛けて詠んだ歌を、記事のコメントとともにご紹介します
  やまとうた七では詠めぬ初句三句 
  せめて三十一点だったら
   ←(古文のテストは7点だけど)短歌の初句と三句は七音じゃ詠めないから
    な…せめてテストで(赤点の30点より1点多い)31(三十一文字)点取っ
    てたら(うまく詠めたかもしれないのにな)
ブラーヴォ!

■ Una digressione

A Capodanno di quest’anno, Loris, un ragazzo giapponese che presenta gentilmente i miei articoli ogni mese, ha creato una meravigliosa poesia moderna nel stile waka approfittando della kake-kotoba spiegata sopra. Loris, che dice di aver ottenuto 7 punti all’esame di letteratura classica al liceo anche se aveva bisogno di 31 punti, è ora in grado di ricuperare il suo onore così:
  Yamato-uta 7 deha yomenu Shoku sanku Semete 31-ten dattara
(Non riesco a recitare la prima e terza frase di waka con “7”, perché fallii il test con un punteggio di 7 e perché le due frasi non sono composte da 7 sillabe. Se avessi ottenuto 31 punti, il minimo voto per passare, saprei cantare bene un waka composta da 31 sillabe.)
Ha usato “7” e “31” dandogli i due significati ciascuno come il voto di esame e il numero di sillabe. Bravissimo!


ダンテさん、来月は能と日本古典文学の結びつきについて、もう少し詳しく説明いたしますね。

Signor Dante, il prossimo mese Le vorrei spiegare di più il legame tra il e l’arte letteraria classica giapponese.


■ 参考文献

⚫︎ 国語要覧(三谷栄一・峯村文人、大修館書店、1990年)
⚫︎ 観世流特製壱番本 井筒(観世左近、檜書店、昭和35年)
⚫︎ 解註謡曲全集59 井筒 kindle版(野上豊一郎、やまとうたeブックス、平成
  30 年)


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