イタリアのみなさんへの百人一首 ⑪ 参議 篁 Ecco lo Hyakunin Isshu! : No11 Sangi Takamura
⑪ 参議 篁 Sangi Takamura(802 - 852)
古今集より
da Kokin shū (Raccolta di poesie giapponesi antiche e moderne)
わたの原
八十島かけて
こぎ出でぬと
人には告げよ
海人の釣舟
Wata no hara
yaso shima kakete
kogi idenu to
hito ni ha tsugeyo
ama no tsuribune
Sulla distesa del mare,
fra le ottanta isole,
avanzo remando:
annunciatelo a tutti,
voi, barche di pescatori.
<歌意>
茫洋とした大海原のなか点在する島々をめざして舟を漕ぎ出して行ったと、都にいる人には告げておくれ、漁師が釣りをする舟よ。
[La parafrasi del waka]
Nel vasto oceano, verso le isole sparse, abbiamo remato: raccontatelo a chi rimane nella capitale, voi, barche da pesca.
<解説>
歌の作者の小野篁は、平安時代初期の歌人で、漢詩も得意としました。遣唐使メンバーの副使になったのですが、欠陥があった大使の船を自身の船と交換させられたことを不服として、乗船を拒否しました。さらに遣唐使のことを風刺する漢詩も詠んだため、隠岐に流罪となりました。それでも、2年後には許されて帰京。当代きっての学者として活躍し、天皇の相談役である参議の地位にまで昇ったのです。
この和歌は、篁が隠岐に流されるときに詠みました。当時の隠岐流罪のルートについては、①京都を出て船で瀬戸内海・関門海峡を経て日本海を北上した、あるいは、②山陰まで陸路でその後に海路だった、という2つの説があります。
前者の説にたち、「島」を隠岐の島ではなく瀬戸内海の島であるとみなして、「島々のあいだを縫うようにして漕ぎ出して行った」とする歌の解釈もあります。なお、「八十」は、“La centuria poetica”では文字どおり「80」と訳されていますが、実際は数が多いことを表す詩的な誇張表現です。
「わたの原」は「広々とした海」の意味。篁の流されたのは12月で、いずれにしても荒涼たる冬の海に先行きの見えない不安があったはずです。擬人化した「釣舟」にまで訴えているところに、孤独な気持ちが感じられます。日本と同じく海に囲まれたイタリアでも、歴史的に流刑地となった島々がありますね。
篁については、ほかにも様々なエピソードが残されています。
当時の唐の有名な詩人、白居易の漢詩の一文字を変えて篁に示したところ、彼はみごとにそれを添削して返したといいます。白居易もそんな篁に会えるのを楽しみにしていたというのに、遣唐使には加わりませんでした。
また篁には、仏教における地獄の主である閻魔大王と交流があり、昼は朝廷に仕え夜は冥土の役人として働いていたという伝説もあります。京都のお寺には、篁が地獄へ通うのに使ってたいたという井戸が残されています。
[Commenti sul waka]
Ono-no Takamura, l’autore di questo waka, fu un poeta di spicco del IX secolo, eccellente sia nella poesia giapponese sia in quella cinese. Fu nominato vice di un gruppo di inviati presso la dinastia Tang, ma si rifiutò di imbarcarsi perché sarebbe stato costretto a sostituire la sua nave con quella difettosa dell’ambasciatore. Takamura creò anche un poema cinese satirico sugli inviati, così fu esiliato su una delle isole di Oki. Due anni dopo, però, fu graziato e ritornò alla capitale Kyoto. Successivamente, divenne il più eminente studioso del suo tempo, e poi fu promosso a rango di Sangi, consigliere imperiale.
Takamura compose questo waka quando fu mandato sull’isola. Esistono due teorie sul percorso dell’epoca per Oki: (1) quasi tutto l’itinerario da Kyoto era in nave, oppure (2) la prima metà era per via terrestre e l’altra marittima. Secondo la prima ipotesi, alcuni considerano “le isole” nella poesia come quelle del viaggio, piuttosto che quelle della destinazione finale. In questo caso, il waka viene interpretato come “abbiamo remato passando tra gli arcipelaghi”. Per inciso, “八十(yaso)” è stato tradotto letteralmente come “ottanta” nel“La centuria poetica”, ma in realtà indica un numero elevato in giapponese (allo stesso modo di come potrebbe suonare in italiano dire “un migliaio di isole”, ovvero un’iperbole poetica).
Era dicembre quando Takamura venne deportato nella cupa distesa del mare invernale. Doveva essere profondamente preoccupato per l’incertezza del suo futuro. Si percepisce la sua solitudine nel poema dal suo appello addirittura fatto alle barche personificate. Anche in Italia, circondata dal mare, ci sono isole che storicamente sono state luoghi di esilio, vero?
Vi sono molti altri episodi legati a Takamura.
Uno di questi racconta che quando gli fu mostrata una poesia di Bai Juyi, un famoso poeta cinese, fosse riuscito immediatamente a correggere un carattere volutamente errato. Si dice che Bai Juyi non vedesse l’ora di incontrare Takamura, ma alla fine quest’ultimo non prese parte alla missione diretta alla dinastia Tang.
Un’altra leggenda narra che Takamura fosse in contatto con il Signore buddista dell’Inferno, e che di giorno servisse a corte, mentre di notte lavorasse come funzionario negli Inferi. Nel giardino di un tempio a Kyoto, si trova un pozzo che si dice Takamura utilizzasse per recarsi all’Inferno.
<浮世絵解説>
和歌の中に詠まれた「海人」とは漁師のことでしたが、北斎は海に潜って鮑をとる「海女」を主題としました。緋色の腰巻き姿の海女の姿は、美人画を得意とした浮世絵師たちによってしばしば題材とされていたのです。
高級食材である鮑。獲った海女が掲げて示すのを、船上で集める男は嬉しそうに見ています。遠景には大小の島々のあいだを進む船が一艘描かれていて、隠岐に流される篁を偲ばせます。
余談ですが、イタリアの写真家・人類学者・東洋学者であった故フォスコ・マライーニさんは、日本での記録映画を撮影後、『海女の島』という写真集を出版しています。
[Commenti sull’ukiyo-e]
La parola “ama” nel waka significa “pescator”, tuttavia, Hokusai Katsushika raffigura un altro omofono in giapponese, ossia la donna subacquea che si immerge nel mare per raccogliere abaloni. Le ama in perizoma scarlatto erano spesso un soggetto degli ukiyo-e, specialmente nei ritratti di belle donne.
In questa pittura, un uomo sulla barca osserva con gioia una pescatrice mostrare un abalone, un alimento di lusso. In lontananza, si scorge una barca che naviga tra isole grandi e piccole, il che ricorda Takamura che fu esiliato verso Oki.
A proposito, Fosco Maraini, celebre fotografo, antropologo e orientalista italiano, pubblicò un fotolibro intitolato “L’isola delle pescatrici” dopo aver girato un film documentario in Giappone.
(2024年11月) Novembre 2024