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Un brutto colpo per l'Expo di Osaka: Lo scandalo degli appalti truccati delle Olimpiadi ha ritratto impietosamente il costo della dipendenza dalle agenzie pubblicitarie

Lo scandalo delle gare d'appalto riguardo alle Olimpiadi e Paraolimpiadi di Tokyo sta avendo ripercussioni anche sull'Expo di Osaka, in programma nel 2025. Seguendo quanto deciso dalla città di Osaka il 28 febbraio, anche la Provincia il primo marzo ha sospeso per un anno le qualifiche per le due importanti società pubblicitarie, Hakuhodo e Tokyu Agency, incriminate per turbativa d`asta. Anche il comitato che si occupa di gestire l'Expo, si è unita alle suddette istituzioni applicando le medesime misure.

 Nel marzo dello scorso anno, la joint venture Hakuhodo/Mitsubishi UFJ Research & Consulting si era aggiudicata il contratto per il coordinamento generale del Padiglione di Osaka, dove le amministrazioni provinciali e comunali esporranno i loro prodotti e servizi. Tuttavia, il governatore Yoshimura ha dichiarato che sarà difficile mantenere valido questo contratto per il prossimo anno.

Alla domanda su cosa farà in futuro il Comitato per la promozione del padiglione di Osaka, presieduto dal governatore della prefettura, la risposta è stata la seguente*

"Fondamentalmente, la sospensione delle qualifiche per le gare d'appalto vale anche per i contratti "negoziati" (ovvero, stipulati con le aziende senza bando di gara ndr). Tuttavia, ciò non si applica quando si rischia di compromettere seriamente lo svolgimento dei lavori o in caso di riconosciuta urgenza. Sono allo studio misure specifiche"

L'effetto "imprevisto" dello scandalo delle gare d`appalto truccate delle Olimpiadi di Tokyo sull'Expo di Osaka è stato causato anche dalla totale dipendenza del governo e degli enti locali ad agenzie pubblicitarie come la Dentsu, la più grande società pubblicitaria del Paese.

"Ora, si sta pagando lo scotto per aver dato carta bianca a queste agenzie sulla gestione dei grandi eventi. Ovviamente devono essere fortemente condannati atti illegali come la turbativa d`asta, ma il governo e gli enti locali sono in grado da soli di gestire le Olimpiadi, l'Expo e gli altri eventi sportivi nazionali? Alla fine il nocciolo del problema è che gli enti pubblici committenti scaricano tutto il lavoro sulle agenzie. E del resto è inevitabile che gli enti pubblici, che cambiano personale ogni due o tre anni, non possano accumulare know-how sulla gestione degli eventi e quindi non hanno altra scelta se non quella di accettare e approvare passivamente tutto quello che gli viene richiesto dalle agenzie" (testimonianza di una persona legata al mondo delle agenzie pubblicitarie)

Nel settore pubblico è necessario personale specializzato in grado di impartire ordini e supervisionare le agenzie, che si occupano in prima linea della gestione degli eventi.

Nelle grandi aziende private lavorano moltissime persone responsabili del settore pubblicitario che hanno un know-how superiore persino a quello delle agenzie pubblicitarie. È un concetto semplicissimo. Basterebbe che il Ministero dell'Istruzione, della Cultura e l'Agenzia per lo Sport, che hanno giurisdizione sugli eventi sportivi, formassero personale specializzato o assumessero dei funzionari tecnici. Altrimenti, c'è la possibilità che si ripetano casi simili di collusione. Non dovrebbe essere trascurato il problema della mancanza di responsabilità da parte dei committenti.

 Anche il Vertice di Hiroshima del G7 soffre degli effetti della "dipendenza dalle agenzie". È proprio il caso di dire chi è causa del suo mal pianga se stesso.

Fonte: Nikkan Gendai 2023/3/3

 



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