Olimpiadi di Tokyo: arresti per 4 persone tra cui un dirigente della Dentsu per turbativa d`asta
Nel caso di turbativa d`asta per la gestione delle Olimpiadi e delle Paraolimpiadi di Tokyo, l'8 febbraio il Dipartimento investigativo della Procura di Tokyo ha emesso mandati di arresto per Mori Yasuo, 55 anni, ex vice segretario generale dell'ufficio per la gestione dei giochi del Comitato organizzatore, Henmi Koji, 55 anni, vicedirettore del dipartimento dello sport della Dentsu, la più grande società pubblicitaria giapponese, e altri per un totale di 4 persone con l'accusa di aver violato la legge sull'antimonopolio (restrizione sleale del commercio) e la legge sulla concorrenza.
Gli altri arrestati sono Kamata Yoshitsugu, 59 anni, amministratore delegato della società di produzione di eventi Cerespo, e Fujino Masahiko, 63 anni, amministratore delegato della società di produzione di programmi televisivi Fuji Creative Corporation (FCC), che avevano entrambi ricevuto incarichi di lavoro per i Giochi.
Il Dipartimento investigativo ha fatto irruzione nelle case dell'ex vice segretario generale Mori e dell'ex vicedirettore Henmi, e anche nelle sedi della Cerespo e della Fuji Creative Corporation intorno alle 10 del mattino dell'8 febbraio.
Nel 2018, il Comitato organizzatore aveva commissionato i lavori per pianificare le gare di prova per ogni disciplina sportiva. Per ogni sede sono state presentate ventisei offerte e nove società e una joint venture sono risultate vincitrici. I lavori sono stati aggiudicati per un totale di circa 540 milioni di yen.
Tutti gli aggiudicatari si sono assicurati anche il contratto per i Giochi con dei contratti negoziati senza gare d'appalto. Il valore totale di questi contratti ammonta a circa 40 miliardi di yen.
Secondo il Dipartimento Investigativo, tra febbraio e luglio 2018, quattro persone, compreso il vice segretario generale Mori, avevano coordinato il conferimento degli incarichi attraverso colloqui con un totale di sette società per lavori legati alle gare di prova e ai giochi ufficiali. Si sospetta che abbiano limitato la concorrenza decidendo, ad esempio, i contraenti a cui affidare gli ordini in base alle richieste delle suddette aziende e concordando che solo solo e soltanto esse avrebbero potuto presentare offerte per aggiudicarsi i lavori.
Stando alle testimonianze, prima di presentare le offerte per il lavoro di pianificazione dei giochi di prova, l`ex vice segretario grnerale Mori, insieme alla Dentsu, avevano esaminato i piani di ciascuna società in caso di affidamento dei lavori e le loro prestazioni passate stilando una lista. I risultati delle gare d'appalto vinte erano risultati pressoché analoghi a quelli riportati nel suddetto documento e, quasi ad ogni asta, aveva partecipato un'unica impresa. In diversi documenti esplicativi utilizzati dal Comitato organizzatore al momento della candidatura, si affermava che, in linea di principio, l'aggiudicatario avrebbe mantenuto l`incarico dei lavori non solo per le gare di prova ma anche per i Giochi ufficiali.
Il Dipartimento investigativo ritiene che il vice segretario generale Mori, un membro inviato dalla Dentsu presso il Comitato organizzatore e diversi responsabili sempre della Dentsu abbiano guidato il coordinamento degli incarichi. Durante gli interrogatori, Mori e la Dentsu avevano inizialmente negato qualsiasi illegalità, affermando di aver fatto la lista solo perché volevano evitare che si creassero dei vuoti con sedi degli eventi prive di candidati per le aste. Una sorta di "wish list" per indicare che almeno questa o quell`azienda la si sarebbe voluta far partecipare.
Tuttavia, alla fine di gennaio, quando dalla Dentsu hanno ammesso che si trattava di turbativa d`asta, anche il vice segretario generale Mori ha cambiato idea e ha ammesso il reato, affermando di aver coordinato gli ordini insieme alla Dentsu.
L`azienda Cerespo, una volta che l`ex segretario generale Mori si era dimesso dal comitato organizzatore, lo aveva assunto come consulente. Sempre la Cerespo aveva negato le accuse di turbativa d`asta, affermando di aver partecipato legittimamente alla gara d'appalto per il progetto.
Nel novembre dello scorso anno, il dipartimento investigativo aveva perquisito otto sedi dei nove aggiudicatari, tra cui Dentsu, Cerespo e FCC (Fuji Creative Corporation), oltre a società che avevano ricevuto subappalti e l`abitazione privata del vice segretario generale Mori.
L'anno scorso, il Dipartimento investigativo speciale aveva incriminato Takahashi Haruyuki, 78 anni, ex direttore del Comitato organizzatore, con l'accusa di aver accettato tangenti per un totale di circa 200 milioni di yen in relazione alla selezione degli sponsor per i Giochi di Tokyo. Il caso delle offerte pilotate è emerso nell'ambito dell'indagine sul suddetto caso di corruzione.
Fonte: Asahi shinbun 2023/2/8