Sospensione per un anno delle qualifiche della Dentsu e altre aziende per l'Expo di Osaka in seguito allo scandalo delle offerte per le Olimpiadi di Tokyo
Il 10 gennaio, l'Associazione giapponese per le esposizioni internazionali, che sta organizzando l'Expo di Osaka-Kansai del 2025, ha annunciato di aver sospeso le qualifiche per la Dentsu (con sede a Tokyo), la più grande società di pubblicità del Giappone, e per la società di programmazione e gestione eventi Cerespo (sempre a Tokyo), per i progetti commissionati dall'associazione.
L`amministrazione di Osaka ha sospeso per un anno la qualifica di parteciparzione alle aste in seguito all'arresto di un ex dirigente della Dentsu per violazione della legge antimonopolio nel caso di turbativa d`asta per la gestione delle sedi delle Olimpiadi e Paraolimpiadi di Tokyo. Il periodo di sospensione della qualifica per le gare d'appalto va dal 10 febbraio 2023 al 9 febbraio 2024.
L'Associazione per l'Esposizione stabilisce che le aziende che sono state soggette a sospensione della nomina da parte del Ministero dell'Economia, del Commercio e dell'Industria o delle amministrazioni di Osaka (città e prefettura) non possono partecipare alle gare d'appalto condotte dall'Associazione durante tale periodo. I funzionari dell'associazione hanno dichiarato di voler garantire che ciò non interferisca con i preparativi per l'Expo, ma a poco più di due anni dall'apertura dell'evento, se alla Dentsu venisse impedito di partecipare alle gare d'appalto, ciò potrebbe influire sulla gestione di eventi di promozione e di altro tipo riguardanti l'Expo.
Il contratto della Dentsu per la licenza della mascotte Myakumyaku rimane valido
Il 30 novembre 2022, l'Associazione per l'Esposizione aveva stipulato un contratto con una joint venture composta dalla Dentsu e altre aziende per la concessione della licenza e la gestione della mascotte ufficiale dell'Expo "Myakumyaku".
La conclusione del contratto è avvenuta subito dopo il blitz della sede centrale della Dentsu e di altri soggetti da parte della Procura di Tokyo e della Commissione per il commercio equo e solidale (25 novembre dell`anno scorso) nell'ambito del caso di turbativa d`asta per i Giochi olimpici e paralimpici, ma il contratto rimane valido in quanto stipulato prima della sospensione delle candidature.
Fonte: Radio Kansai Topics 2023/2/13